Nella città belga di Brakel, una stazione di polizia si contraddistingue per le suggestive facciate, caratterizzate da grandi blocchi, dei “megabrick”, simili per dimensioni ai monoliti di pietra che venivano utilizzati nell’architettura dell’antichità, i quali evocano la struttura di un tradizionale muro di mattoni e le “fughe” lasciano spazio ad ampie vetrate.

Questi grandi moduli di mattoni sono composti da pannelli inseriti all’interno di telai in acciaio e listelli di mattoni Vandersanden, il cui colore rosso conferisce un tocco istituzionale e tradizionale, riprendendo lo stile del contesto architettonico caratterizzante questo villaggio fiammingo. In questo modo, l’edificio dialoga armoniosamente con lo scenario stilistico a cui appartiene.

I megabrick sono strutturalmente ingannevoli, danno l’impressione di essere dei grandi blocchi portanti, in realtà la struttura portante è costituita da una costruzione con pali e travi in cemento armato, nascosta dalla sovrapposizione di due “mega mattoni”. 

Insieme, i megabrick formano una curva sottile, un gesto di benvenuto che abbraccia i visitatori e una geometria per regolare la luce e le viste. 

Dall’interno dell’edificio la facciata nord concava è “chiusa” o interna, offrendo privacy, mentre la facciata sud convessa si apre al paesaggio. Oltre alla sottile curva della facciata, la pianta è ulteriormente influenzata da un vano scala centrale, che divide in due livelli gli uffici individuali e le aree di lavoro e gli spazi di servizio comuni.